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Console di comando luci

Work LightShark LS-1
Eight DMX universes, 4096 fixtures, 10 playback faders
1.715,00 CHF
Al prodotto
Eurolite EASY Show
DMX controller for over 200 fixtures
183,00 CHF
Al prodotto
Lumenradio MoonLite
Configurable as transmitter or receiver
489,00 CHF
Al prodotto
Eurolite DMX Split 6X 6-fach DMX-Splitter
A 6-fold DMX-splitter for rack-mounting
115,00 CHF
Al prodotto

Tutto quello che c’è da sapere sul controllo luci (DMX)

Nel settore degli eventi è difficile immaginare uno show perfetto senza un concept luci ben progettato. Con l’aumento della complessità di illuminazioni LED moderne ed effetti luce, è fondamentale mantenere il pieno controllo del palco. Un controllo luci professionale è quindi indispensabile per illuminare al meglio la scena o la pista da ballo. Per valorizzare fari ed effetti durante un evento, oggi si utilizza normalmente la tecnologia DMX.

Perché usare un controller DMX?

Chi ha visto una console luci noterà subito che ricorda un mixer audio: anche un controllo luci professionale è fatto di pulsanti e fader. Ma “mischiare” la luce non significa solo regolare l’intensità (luminosità/dimmer). In uno show luce conta moltissimo anche la sequenza temporale: il timing è decisivo. Per questo i programmi di show salvati in memoria sono un’enorme semplificazione, a patto che musica e performer sul palco siano perfettamente sincronizzati.

Immagine prodotto: Eurolite DMX Move Control 512 console DMX per il controllo luci
Questa console è pensata per moving head, scanner e proiettori LED.

Che cos’è il DMX & DMX-512?

Il DMX è un protocollo che consente ai dispositivi di illuminazione—come fari e luci motorizzate—di comunicare tra loro. Per ogni apparecchio è necessaria un’assegnazione precisa, perché difficilmente un tecnico luci vuole solo accendere o spegnere tutte le luci contemporaneamente. L’obiettivo è il controllo indirizzato di ogni singola luce, laser o effetto. Il principio è simile al controllo MIDI, dove si impostano indirizzi di partenza per gestire uno o più dispositivi. Il setup più semplice è una catena con un controller DMX collegato, ma per un evento spesso non è la soluzione ideale. Nelle produzioni più grandi si lavora con più universi DMX: ogni universo può controllare fino a 512 canali.

Oltre al cavo DMX a 5 poli (standard ufficiale), nella pratica si usa spesso un connettore a 3 poli. Esternamente è identico a un cavo microfono, perché anche qui si utilizza un XLR a 3 poli. In caso di scarsità di cavi, talvolta viene impiegato persino un normale cavo microfonico.

Usare un cavo microfono come cavo DMX?

Anche se possono sembrare uguali (nel caso di XLR a 3 poli), è meglio non utilizzare un cavo microfono come linea DMX. Le caratteristiche elettriche sono diverse e spesso manca l’impedenza prevista dallo standard, cosa che può compromettere una trasmissione DMX affidabile. Il rischio aumenta con l’aumentare della lunghezza del cavo.

Cablaggio

Chi arriva dal mondo audio potrebbe stupirsi nel trovare solo un connettore DMX su alcuni dispositivi. La spiegazione è semplice: i dispositivi DMX vengono cablati in serie. Il comando percorre una catena fino a raggiungere il faro o l’effetto indirizzato. Questo rende il cablaggio più semplice. Di contro, se un apparecchio nella catena va in errore, tutti quelli a valle possono smettere di rispondere perché il percorso di segnale viene interrotto.

Per evitare questo problema, esistono i DMX splitter, che dividono il segnale dati DMX su più tratte. Così si riduce il rischio che l’intero palco resti al buio a causa di un solo apparecchio difettoso.

Una volta collegati fari e controller DMX, a ogni faro va assegnato un indirizzo/canale DMX, normalmente impostabile direttamente sul dispositivo.

Console luci e controller DMX

Quando si acquista una console luci, è importante verificare che possa controllare un numero sufficiente di dispositivi DMX: alcuni modelli sono limitati. Per eventi e palchi piccoli, spesso bastano controller compatti, che in base alla struttura possono funzionare anche a batteria. In genere i controller lavorano in “layer mode”, cioè con fader su più livelli. Per esempio, esistono console con 6 fader che, suddivisi in tre layer, gestiscono in totale 18 canali DMX. Altrimenti una console con centinaia di canali sarebbe difficile da usare. Per navigare nei menu si utilizzano pulsanti o joystick per controllare in modo mirato un singolo canale. Le soluzioni più evolute permettono di salvare scene o show completi e possono essere controllate anche via MIDI.

Software di controllo DMX

Oggi sul mercato ci sono software di controllo con relativi controller hardware, che si integrano perfettamente con software DJ o DAW per sincronizzare la luce al timing della musica. Con pochi clic si possono creare show completamente automatici, spesso già preconfigurati dal produttore in base a genere o atmosfera. Come interfaccia DMX per il software si usano controller dedicati oppure, nella soluzione più semplice, un’interfaccia DMX USB per inviare il segnale DMX dal computer.

Immagine prodotto: SoundSwitch Micro DMX Interface
Se il controllo DMX avviene via software, serve un’interfaccia DMX.

Registratori DMX

Se serve un dispositivo per richiamare show luce salvati senza intervenire direttamente, sono utili i registratori DMX, che ad esempio possono leggere sequenze tramite USB da una chiavetta senza un operatore luci. Questi apparecchi si trovano spesso come installazioni fisse in bar, ristoranti, fiere o negozi e offrono poca libertà di modifica di uno show già programmato.

DMX wireless (W-DMX / DMX senza fili)

Anche il segnale DMX può essere trasmesso senza fili tramite trasmettitore e ricevitore. In questo modo si elimina il cablaggio tra controller e illuminazione, particolarmente utile quando la distanza tra regia luci e palco è elevata. I sistemi DMX wireless garantiscono un funzionamento stabile anche in presenza di segnali Wi-Fi e Bluetooth, con distanze fino a diverse centinaia di metri.

Pianificare una piccola installazione luci

Se non è strettamente necessaria una gestione DMX completa, possono bastare semplici pannelli di commutazione per accendere o spegnere determinate lampade. Il principio è simile a una multipresa con interruttori, dove ogni presa ha il suo switch. Sono disponibili anche dimmer specifici con cui si può impostare un livello fisso di luminosità per una lampada (non LED).

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