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Podcast e streaming

Lo streaming non è più solo una tendenza passeggera, ma una parte fondamentale del mondo digitale moderno. Durante la pandemia, il live streaming ha acquisito un ruolo ancora più importante sui social network. Musicisti solisti, band, podcaster e influencer utilizzano piattaforme come YouTube, Twitch o Instagram per condividere i loro contenuti. Per chi è alle prime armi sorge spontanea una domanda: quali sono i requisiti essenziali per iniziare a trasmettere in diretta? In questa guida scoprirai ciò che è importante sapere prima di cominciare.

1. Che cos’è lo streaming e come funziona?

Sebbene oggi il termine “streaming” sia ampiamente diffuso, non tutti hanno chiaro cosa significhi realmente. Si distinguono principalmente due forme: lo streaming on-demand e il live streaming.

2. Piattaforme di live streaming

Piattaforme come YouTube, Facebook Live, Twitch e Instagram permettono di trasmettere contenuti in diretta raggiungendo un pubblico molto ampio in modo semplice e immediato.

YouTube

Con oltre due miliardi di utenti, YouTube è il portale video più grande al mondo e il secondo motore di ricerca più utilizzato. Questo lo rende ideale per ottenere un’ampia visibilità con i live stream. Prima di iniziare, è possibile configurare fotocamera, microfono, titolo, descrizione e impostazioni di privacy. L’interazione con gli spettatori avviene tramite la chat in diretta. Per monetizzare tramite il Programma Partner di YouTube è necessario soddisfare alcuni requisiti, fra cui avere almeno 1000 iscritti. YouTube consente anche la trasmissione di video a 360°.

I live possono essere salvati e rivisti successivamente. La piattaforma supporta una qualità audio fino a 128 kBit/s. A differenza di Facebook o Instagram, gli spettatori non hanno bisogno di un account per guardare le dirette.

Facebook Live

Facebook Live, integrato nella piattaforma dal 2015, permette di avviare una diretta con un semplice clic tramite la funzione “Video in diretta”. Le trasmissioni sono visibili solo agli utenti con un account Facebook. Gli spettatori possono commentare e reagire in tempo reale tramite la chat. Le dirette possono essere salvate e visualizzate in seguito.

Twitch

Twitch, inizialmente popolare per i contenuti gaming, sta diventando sempre più diffuso anche tra i musicisti, in particolare DJ. Con almeno 50 follower è possibile richiedere l’accesso al programma di affiliazione per generare entrate tramite pubblicità o donazioni. Solo gli utenti con un account possono commentare, ma le dirette possono essere guardate anche senza registrazione. Le trasmissioni restano disponibili da 14 a 16 giorni.

Instagram Live

Attualmente Instagram Live può essere avviato solo da smartphone, rendendolo ideale per dirette spontanee o di breve durata fino a un’ora. Gli spettatori devono utilizzare l’app e possedere un account. La piattaforma è particolarmente apprezzata per l’interazione diretta tramite i commenti in tempo reale. Le dirette possono essere salvate e restano disponibili per 24 ore.

Piattaforme dedicate agli artisti — Stageit e Stagetasy

Stageit offre una piattaforma virtuale dove musicisti solisti, DJ e band possono esibirsi in concerti a pagamento, trasmessi in diretta. L’integrazione con i social media consente di aumentare rapidamente la portata. Su Stagetasy, dopo la registrazione e l’inserimento delle informazioni sul concerto, viene attivato un canale dedicato. Gli spettatori possono sostenere gli artisti tramite donazioni volontarie o acquistando un biglietto.

3. Setup video e illuminazione

L’immagine è una componente fondamentale della comunicazione tra streamer e pubblico e non dovrebbe essere sottovalutata. È possibile trasmettere in diretta anche con uno smartphone o una semplice webcam, ma per offrire una qualità professionale è necessaria una buona videocamera. Il segnale viene inviato a un’interfaccia nella quale convergono tutte le sorgenti video. Nel video mixer viene definito quale segnale deve essere mostrato e vengono gestiti gli effetti visivi come dissolvenze, picture-in-picture o grafica sovrapposta. Tra i produttori più diffusi troviamo Blackmagic Design, Roland e RGBLink.

I modelli ATEM Mini di Blackmagic Design offrono numerose funzioni a un prezzo accessibile anche per utenti semi-professionali. Con ATEM Mini e ATEM Mini Pro è possibile collegare fino a quattro segnali HDMI. I segnali in ingresso vengono sincronizzati e arricchiti con gli effetti desiderati. Successivamente, la sincronizzazione audio-video viene regolata impostando il ritardo audio. Il mixer video viene collegato al PC tramite USB e il suo output viene riconosciuto come webcam dai software di streaming come OBS Studio 26, Streamlabs OBS, Wirecast o X-Split.

Per offrire un’esperienza di streaming più dinamica o per rappresentare adeguatamente la performance di una band, è consigliabile utilizzare più angolazioni della videocamera. Durante un concerto in diretta, telecamere posizionate in punti strategici possono catturare prospettive difficilmente raggiungibili, come la visuale sul batterista durante un fill o sul tastierista durante un assolo. Un’opzione ideale è l’ATEM Mini Extreme di Blackmagic Design, dotato di 8 ingressi HDMI.

L’illuminazione è altrettanto importante per un live di successo. Oggi esiste una vasta scelta di fari LED progettati appositamente per lo streaming. Per setup compatti, sono particolarmente indicati i prodotti del marchio Elgato.

Per produzioni più ampie, servono fari più potenti. I pannelli LED di Eurolite, Chauvet o Showtec offrono un’ottima resa luminosa.

Prodotti:

È possibile utilizzare anche fari teatrali tradizionali per l’illuminazione. Aggiungere colori allo sfondo contribuisce a creare un’atmosfera più accattivante e professionale.

Prodotti:

4. Setup audio

Per uno streaming di qualità è fondamentale che il pubblico possa sentire chiaramente la voce o gli strumenti. Un buon microfono è quindi un elemento essenziale. Anche se è possibile utilizzare un microfono headset, ciò spesso comporta compromessi nella qualità sonora. Un microfono dedicato è generalmente accessibile e migliora in modo significativo l’esperienza complessiva.

Durante un concerto in live streaming, gli strumenti possono essere ripresi direttamente o tramite microfoni adeguati. Il segnale audio viene inviato a un mixer o a un’interfaccia audio, elaborato secondo necessità e successivamente trasmesso al video mixer, dove viene combinato con l’immagine (embedded). Il segnale finale viene poi codificato nel formato richiesto e inviato alla piattaforma di streaming, dove sarà ricevuto dagli spettatori.

Fino all’arrivo del segnale nella console, la configurazione di base dei microfoni, delle DI box e del cablaggio è quasi identica a quella di un normale concerto. Tuttavia, è indispensabile assicurarsi che tutti gli strumenti udibili nella stanza arrivino effettivamente anche al mixer o all’interfaccia. A differenza di un concerto dal vivo in cui il suono della PA interagisce con l’ambiente, nello streaming viene trasmesso esclusivamente il segnale ripreso, senza contributi acustici esterni.

Se possibile, la posizione del fonico (FoH) dovrebbe essere isolata acusticamente dal suono della band, in modo che la persona responsabile della miscelazione ascolti soltanto il segnale della console e non l’ambiente della sala. Ciò permette regolazioni più precise. La band può quindi effettuare un normale soundcheck, regolare i livelli e adattare il mix dei monitor secondo le proprie esigenze.

È inoltre consigliabile ridurre al minimo le interferenze e le contaminazioni tra gli strumenti. Questo è particolarmente importante perché molti spettatori seguiranno lo streaming da smartphone o laptop, dove eventuali problemi di fase risultano molto più evidenti — proprio come in un ambiente da studio. Un segnale pulito e ben controllato garantisce un risultato professionale.

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