La tua opinione

Registratore audio

Roland R-07 black
Mobile Recorder with Wireless Monitoring
200,00 CHF
Al prodotto
Tascam DP-24 SD
Digital Portastudio featuring 24-tracks
458,58 CHF
Al prodotto
Tascam Model 24
24-Track Mixer, Recorder & Interface
1.039,00 CHF
Al prodotto

Tutto quello che c’è da sapere sui registratori audio

Un registratore compatto è una salvezza quando serve fare in fretta: demo in sala prove, registrazione live, intervista o podcast. I registratori audio moderni (anche detti registratori digitali) offrono risultati sorprendentemente professionali – spesso senza bisogno di altro hardware.

A seconda dell’uso, i registratori audio si distinguono soprattutto per numero di canali, connessioni e workflow. Per aiutarti a scegliere il dispositivo di registrazione giusto, li dividiamo in tre categorie:

  1. Registratori stereo – ideali per digitalizzare e registrare in stereo
  2. Registratori multitraccia – più tracce invece della sola somma stereo
  3. Registratori portatili (handheld) – formato tascabile per musica, reportage e podcast
 

1. Registratori stereo

I registratori stereo acquisiscono un segnale stereo – perfetti per registrazioni rapide, riversamenti o come registratore MP3 / registratore WAV. I modelli moderni offrono ingressi analogici e digitali e salvano (a seconda del dispositivo) su chiavetta USB, scheda SD o memoria interna. È molto utile se vuoi archiviare materiale esistente (ad es. cassetta/vinile) con un registratore audio digitale. In breve: un dispositivo di registrazione semplice per risultati puliti e veloci.

Registratori stereo nella pratica

Molti registratori stereo si adattano a setup diversi – dal segnale line a una sorgente digitale. Controlla ingressi/uscite, formato file (MP3/WAV) e specifiche massime supportate (kHz/bit).

Tascam SS-R250N – registratore audio solid-state con connettività di rete Il top di gamma stereo di Tascam, SS-R250N, può registrare su USB, schede di memoria o CD e trasferire i file direttamente via rete.
 

Consigli d’acquisto: cosa valutare?

Conta la compatibilità delle connessioni (analogiche o digitali) e i parametri richiesti: frequenza di campionamento (kHz), risoluzione (bit) e formato (ad es. MP3/WAV). Alcuni registratori includono già strumenti dinamici come limiter o compressore per gestire i picchi in modo pulito.

Frequenza di campionamento e risoluzione
La frequenza di campionamento indica quante volte al secondo viene campionato il segnale: CD = 44,1 kHz; in ambito video spesso 48 kHz. La profondità in bit (ad es. 16/24/32 bit) determina la risoluzione dinamica – nel recording, 24 bit è lo standard attuale.

 

2. Registratori multitraccia

I registratori multitraccia sono, a prima vista, vicini a un mixer digitale: oggi il confine è spesso sfumato. Il punto chiave: invece di una sola somma stereo, registri più tracce contemporaneamente. È ideale per registrare musica, prove di band o setup live, quando vuoi poi mixare con più controllo. Molti musicisti apprezzano anche il “feeling da mixer” con fader e controlli fisici.

Anche se routing ed effetti possono essere più essenziali rispetto a un mixer, il vantaggio resta enorme: puoi importare le tracce in una DAW e rifinire tutto in post-produzione. Perfetto se cerchi un registratore per musica come soluzione standalone.

Zoom R20 – registratore multitraccia con 8 ingressi micro di alta qualità Lo Zoom R20 registra fino a 8 tracce simultanee e offre effetti e funzioni di editing in stile DAW.

Multitraccia: flessibile per band e songwriting

Storicamente, i multitraccia a cassette erano un primo passo per creare demo. Oggi ritroviamo idee simili: metronomo, pattern ritmici, funzioni di editing e – in base al modello – anche alimentazione a batterie. Ecco perché un dispositivo di registrazione digitale per musica è così pratico quando arriva l’ispirazione.

Se cerchi “registratore audio”, “registratore” o “registratore audio digitale”: la categoria multitraccia è spesso quella giusta quando servono più di due canali contemporaneamente.

 

DAW (Digital Audio Workstation)
Una DAW è un software per registrare, tagliare ed effettuare il mix audio su computer (ad es. Logic, Cubase, Studio One, Ableton, Pro Tools). Molti registratori si integrano facilmente nel workflow tramite USB o import da SD.

 

3. Registratori portatili (handheld)

I registratori portatili sono i più compatti – ed è proprio per questo che piacciono tanto. In formato handheld stanno in tasca, ma spesso offrono qualità da studio. Molti montano microfoni a condensatore integrati in configurazione X/Y: ideali per concerti, sala prove, atmosfere per reportage o idee veloci di podcast. Se cerchi un registratore audio per interviste, sei nel posto giusto.

Registrare ovunque, senza compromessi

A seconda del modello ci sono ingressi per microfoni esterni, supporti di memoria (di solito microSD) e varianti robuste come field recorder (registratori da campo) o registratori a microfono. Così il portatile diventa un vero registratore audio per musica, podcast e audio per video.

Tascam DR-40X – field recorder, registratore audio portatile a 4 tracce Registrare in alta qualità, sempre e ovunque: i registratori portatili sono una soluzione flessibile per musica, reportage e podcast.
 

E sì: un handheld può anche fare da registratore vocale “premium” quando serve. Per molti è il dispositivo di registrazione “sempre con sé” per fissare un take, un voice note o un’idea di brano al volo.

FAQ – Registratori audio

Quale registratore audio è adatto per sala prove e demo?

Per demo rapide spesso basta un buon registratore portatile (handheld). Se vuoi registrare molte sorgenti contemporaneamente (ad es. band completa con tracce separate), un registratore multitraccia è la scelta migliore.

MP3 o WAV: cosa conviene di più?

WAV è non compresso ed è ideale per editing e mix. MP3 risparmia spazio ed è pratico per registrazioni veloci o condivisione. Molti dispositivi supportano entrambi.

Quale frequenza di campionamento dovrei scegliere?

44,1 o 48 kHz sono standard e perfetti per la maggior parte delle applicazioni. Frequenze più alte (ad es. 96 kHz) aumentano dimensione dei file e carico di lavoro, ma non garantiscono automaticamente risultati migliori.

Quale profondità in bit scegliere: 16, 24 o 32 bit?

Nel recording, 24 bit è lo standard attuale perché offre più headroom e facilita un gain staging pulito. 16 bit basta per riproduzione/archiviazione, mentre 32 bit float è utile su alcuni field recorder quando i livelli variano molto.

Per i podcast serve un registratore specifico?

Un portatile con buoni preamplificatori, gestione pulita dei livelli e ingressi micro adatti è ideale. Utili anche funzioni come limiter, uscita cuffie e gestione semplice dei file.

Quanti ingressi servono per registrare band o live?

Per una somma stereo bastano 2 canali. Per le prove con più controllo sono consigliati 4–8 ingressi. Per la batteria con microfoni singoli servono spesso più canali: in quel caso è meglio un registratore multitraccia o un setup ampliato.

Posso collegare microfoni esterni (XLR/Plug-in Power)?

Molti registratori offrono combo XLR/TRS per micro/line e, nei portatili, spesso un ingresso 3,5 mm con Plug-in Power. Controlla la phantom 48 V se vuoi usare microfoni a condensatore.

Cos’è un limiter e perché è importante fuori dallo studio?

Un limiter gestisce picchi improvvisi prima che si verifichi la distorsione. È molto utile in reportage, registrazioni live o interviste, quando non puoi regolare continuamente il livello.

Posso modificare le registrazioni in seguito al computer?

Sì. I registratori salvano di solito su SD/USB. Poi importi i file in una DAW – soprattutto nei multitraccia, è il workflow standard.

Quale scheda di memoria scegliere (SD/microSD)?

Usa una SD/microSD affidabile e veloce (in base al registratore) e formattala nel dispositivo. Per registrazioni lunghe in WAV/24 bit conviene avere abbastanza capacità – e una scheda di scorta come backup.

↑ Torna all’indice