La Rapier 33 segna il ritorno di una vera e propria icona degli anni Sessanta e Settanta che ha prestato la sua voce distintiva a numerosi combo beat dell'epoca. Disegnata nientemeno che da Alan Entwistle, la chitarra elettrica con configurazione a triplo pickup e pickup centrale inclinato ha ricevuto alcuni utili aggiornamenti e un gradito lifting nella riedizione, senza però trascurare il fascino classico del modello.
La costruzione di base della Rapier 33 è composta da un corpo in okoumé con un tradizionale design double-cut e da un manico in acero canadese. Il manico è fissato in quadruploal corpo e presenta un profilo Soft C che, in combinazione con la tastiera in palissandro da 22 tasti e il tasto zero aggiuntivo, assicura una suonabilità morbida come il burro e una spensierata esecuzione a strati.
Anche la dotazione di pickup della Rapier 33 proviene dalla penna di Alan Entwistle ed è formata da tre mini humbucker EWR64 al manico, al centro e al ponte. Qui, l'interruttore aggiuntivo per il taglio dei bassi fornisce il classico suono jangle degli anni Sessanta quando necessario, mentre l'interruttore a 3 vie controlla i pickup al manico e al ponte singolarmente o insieme. Il pickup midrange inclinato è ora dotato di un interruttore a slitta separato per l'attivazione.
Per ampliare le possibilità di esecuzione dello strumento e le molteplici sonorità del vibrato, sul Rapier 33 viene utilizzata la combinazione di un ponte a rulli stabile e di un classico vibrato Rapier. Anche i sei accordatori Wilkinson EZ-Lok svolgono un ruolo importante. Grazie alla funzione di bloccaggio, possono essere utilizzati con un minor numero di avvolgimenti dell'asse e quindi migliorano ulteriormente la stabilità dell'accordatura dello strumento anche dopo l'uso più sfrenato del vibrato.